sabato 13 novembre 2010

Soverato: la chiesa sfratta due donne, mobilitazione di protesta dei cittadini.


Ha destato non poca apprensione,l'articolo apparso sulle pagine del "Quotidiano" sul provvedimento esecutivo di sfratto forzato,fissato per giorno 30 novembre,a danno di due donne Giulia Greco e della sua anziana mamma Concetta Mongiardo residenti a Soverato in pieno centro cittadino in via Galvaligi,la città è stata letteralmente tappezzata da fotocopie anche ingrandite dell'articolo in questione,mentre un manifesto attaccato sotto invita tutta la cittadinanza alla mobilitazione di solidarietà,prevista per domenica 21 con inizio alle ore 17 e 30 in via della Vittoria,dietro la chiesetta di Maria Santissima di Portosalvo per discutere e creare una forma di aggregazione alla grave problematica,è necessario ricordare che l'appartamento abitato da molti anni dalle due donne,è di proprietà della parrocchia del Santuario Maria SS della Sanità di Badolato,una serie di eventi ha portato al tribunale di Catanzaro,sezione distaccata di Chiaravalle Centrale ad emettere uno sfratto esecutivo,con tanto di camion per lo sgombero e la presenza della forza pubblica,con l'ufficiale giudiziario che notificherà l'atto. Giulia Greco è una donna disoccupata e impossibilitata a svolgere qualsiasi attività lavorativa,mentre sua mamma,una anziana donna Concetta Mongiardo vive insieme a sua figlia con una pensione di cinquecento euro,a questi vanno tolti,le spese di fitto,luce gas e il necessario per vivere,cosa questa che risulta abbastanza critica,con i pochi spiccioli che rimangono.
Ora la città di Soverato,si è interrogata e grazie alla mobilitazione di solidarietà di domenica,cercherà di dare una giusta soluzione al caso,evitando se possibile lo sfratto che butterebbe in mezzo alla strada letteralmente,due donne senza alcun sostentamento necessario al vivere di tutti i giorni.

Nonostante le continue lettere inviate per tempo a S.E. Mons. Antonio Ciliberti,e al sindaco della città Raffaele Mancini e una addirittura al Pontefice Benedetto XVI,ma ad oggi senza nessuna risposta e nessun risultato utile,l'appartamento è di proprietà ecclesiale,questo dopo la donazione avvenuta da parte del proprietario dell'epoca Francesco Staiano,che in sede testamentale aveva espresso così la sua volontà,dopo la sua morte avvenuta nel lontano 1982,si concretizza l'atto di possesso a favore del Santuario Maria SS della Sanità di Badolato,da li inizia una lunga serie di diffide a lasciare libero l'appartamento,che le due donne abitano in questa casa dal lontano 1973,ora una pesante spada di Damocle,fa una inquietante ombra sulle due donne,sperando che la situazione abbia un risvolto positivo.


Articolo e foto di Gianni Romano

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