mercoledì 17 febbraio 2010

Soverato convegno all’ITC –letteratura e democrazia.

Relatore il preside dell'UNICAL Raffaele Perrelli.

Sul tema quanto mai attuale della letteratura e della democrazia,si è discusso all'istituto tecnico commerciale A. Calabretta di Soverato,moderato dal giornalista e avvocato Fabio Guarna esperto di diritto ha visto la partecipazione numerosa di studenti degli altri istituti cittadini,subito i saluti del dirigente scolastico Nicola Limardo,relatore il preside della facoltà di letteratura dell'UNICAL,Raffaele Perrelli"le ragioni di questa giornata di studio e di riflessione,queste le parole di Perrelli,rispondono a due necessità la prima è quella di fornire degli esempi della ricchezza di aree disciplinari compreso la facoltà di lettere,la seconda è quella di provare a discutere insieme al contesto del senso di formazione umanistica di questo paese,ma quale esempio se non quello di Pericle in un suo discorso una commemorazione funebre,per giustificare quelle morti in battaglia,tracciava un rapido quadro della democrazia Ateniese,se qualcuno non si interessa al bene della città altrove quell'uomo sarebbe chiamato inutile,noi lo chiamiamo achreios,allora ci chiediamo,continua Perrelli se siamo davvero inutili a studiare lettere e storia o filosofia,ma quella nei confronti delle parole è lo strumento attraverso quale il mondo viene conosciuto,le parole nascono dalla storia umana che è storia di corpi e vita reale,questa opera di ricongiungimento tra le parole è la realtà vivente del lettore. Ci sono letterature che puntano su Saba,continua Perrelli,si tengono all'ermetismo altre arrivano fino a Cucchi,ci sono letterature che comprendono Umberto Eco,e altre che lo escludono inorridite ci sono letterature che mettono insieme Vassalli e Manzoni,e via dicendo,la crisi nell'interpretazione della letteratura,continua Perrelli novecentesca non è una questione di conflitto delle interpretazioni,difficile scegliere una linea perché manca una selezione a monte di valori,voi direte perché lo studio della letteratura e non quello della filosofia,perché lo studio della filosofia è uno studio transnazionale,continua Perrelli,parte da un periodo troppo distante nel tempo comprende autori che sono difficili da scrivere alla formazione di una comunione di valori in cui si possa riconoscere una comunità,è difficile che altre discipline ed altri studi,servano a questo in un secolo difficilissimo come il 900 che più di altri ha messo in discussione le certezze,anche quelle dell'illuminismo e un secolo che si apre all'insegna del relativismo. L'educazione linguistica,continua Perrelli è un dato fondamentale ma non è un dato critico insegnare italiano ai ragazzi che parlano una lingua madre differente,non li educa alla ragione critica,l'ultimo decennio è stato segnato,continua Perrelli da un libro di De Mauro ,quello sulla cultura degli italiani dove giocando con la statistica dimostra che il 66% degli italiani è in condizioni di semianalfabetismo,il manuale di storia della letteratura italiana,quello della letteratura latina e della letteratura greca,sono i libri cui attraverso la costituzione ed il rispetto della costituzione,l'educazione alla democrazia,conclude Perrelli entra per la prima volta realmente a contatto con i giovani,sotto questo profilo mi sento di indicare in questo direzione una pratica di difesa e di sviluppo democratico nel nostro paese."


Articolo e foto di Gianni Romano


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