mercoledì 17 febbraio 2010

Soverato- Mamma Elisa : le farmacie, caste intoccabili.

PRESTO UNA DELEGAZIONE A ROMA.

Continua la battaglia di mamma Elisa,la mamma di tutti i parafarmacisti d'Italia,una battaglia intrapresa da anni che ha visto scendere in campo Elisa Cosimo mamma di Germinio,laureato in farmacia e proprietario di una parafarmacia, nate grazie al decreto Bersani nel governo Prodi,ma purtroppo la legge n 863 Gasparri -Tomasini,prevede che nonostante ci sia nella parafarmacia un laureato,non si possano somministrare e vendere farmaci di classe C,nonostante come dichiara mamma Elisa i titolari delle parafarmacie paghino regolarmente il tributo all'ENPAF,come i titolari di farmacie,in questi anni di lotta,mamma Elisa ha fatto lo sciopero della fame e della sete,è stata al parlamento italiano ricevuta dalla senatrice Dorina Bianchi,ha ricevuto numerose minacce tutte regolarmente denunciate e contatti e solidarietà da tutta l'Italia,ma il suo cruccio più grande è la totale assenza della classe politica calabrese,difatti si rivolge direttamente al governatore Agazio Loiero,in un periodo quanto mai importante come quello pre elettorale,"Presidente ascolti la voce dei nostri figli,queste le parole di mamma Elisa,non sono né miss Italia né una star,ma una mamma che ci tiene al lavoro dei propri figli e di quello di tante altri madri,una legge da rivedere la 863,mortifica ed impedisce di svolgere la professione a chi ha studiato anni farmacia ma per come disposto dalla legge,di fatto 5000 farmacisti laureati sono costretti a vendere solo pochi prodotti nelle loro parafarmacie,Lei presidente conclude mamma Elisa,pensi a noi come calabresi e come suoi figli" ma mamma Elisa,non molla di certo presto tornerà a Roma unitamente a molte persone per manifestare il diritto-negato come quello del lavoro dopo anni di università e soldi spesi,ma ora sembra inutilmente,cosa dice la legge 863- La distribuzione delle specialità medicinali sul territorio è riservata in esclusiva alle farmacie aperte al pubblico, fatte salve le specialità previste dal comma . La distribuzione di presidi medico-chirurgici, di prodotti sanitari, di alimenti speciali e di ogni altro prodotto parafarmaceutico posto a carico dei Servizi sanitari regionali, del Servizio sanitario nazionale (SSN) o delle province autonome di Trento e di Bolzano, è riservata in via preferenziale alle farmacie, purché il costo totale del servizio non sia superiore a quello ottenibile con altre forme di distribuzione; il confronto tra i costi deve prendere in considerazione tutti gli oneri connessi con ogni singolo servizio, compresi quelli che ricadano sui cittadini. In ogni modalità di espletamento dei servizi di distribuzione sono inseriti meccanismi di controllo della qualità dei prodotti distribuiti. Le Aziende sanitarie locali e le regioni documentano, con modalità di facile accesso per tutti i cittadini e per le organizzazioni sindacali di categoria, il risultato economico dei metodi adottati, il costo complessivo del servizio ed il costo annuo medio per cittadino residente nell'ambito territoriale considerato.


Articolo e foto di Gianni Romano


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