martedì 12 luglio 2011

Chiaravalle Centrale- Giuseppe Pitaro,eletto presidente dei distretti rurali.


Si è tenuta presso la sede del Gal delle serre calabresi,alla presenza del presidente Renato Puntieri,una affollata assemblea per la formazione dei distretti rurali,presenti molti amministratori di comuni,l'assessore provinciale all'agricoltura,Nicola Montepaone,i consiglieri provinciali,Rattà,Battaglia e Sestito,le rappresentanze sindacali,enti camerali e singoli soci privati,molto esaustive le relazioni di Puntieri,Mignolli,Rotella e Cantaffa dell'associazione celiachia italiana,Clementi,Santopolo,si è parlato di turismo "lento"che possa attrarre un turismo di qualità che possa beneficiare del territorio,denominato"l'economia sotto i piedi"mettere dunque a reddito un territorio dormiente,per un turismo informato. Unanime la scelta alla nomina di presidente dei distretti rurali per il sindaco di Torre di Ruggiero,avvocato Giuseppe Pitaro,formulato allo stesso tempo un elenco di nominativi per avviare il progetto tenendo conto della sua imminente partenza,32 i comuni aderenti al GAL,presenti le sigle di Camera di Commercio di Catanzaro,consorzio di bonifica,Cia,Coopagri,Col diretti,e Confagricoltura,Pitaro è il primo presidente eletto per i distretti rurali. Il  Distretto Rurale va considerato luogo privilegiato in cui stimolare lo sviluppo socio-economico sostenibile e il miglioramento della qualità della vita dei residenti. In effetti, il decreto legislativo n. 228 del 18 maggio 2001 attribuisce alle Regioni il compito di individuare i Distretti rurali quali "Sistemi produttivi locali caratterizzati da un'identità storica e territoriale omogenea derivante dall'integrazione fra attività agricole e altre attività locali, nonché dalla produzione di beni o servizi di particolare specificità, coerenti con le tradizioni e le vocazioni naturali e territoriali". Il Gal Serre Calabresi, le amministrazioni comunali del territorio e gli altri soggetti interessati, vogliono avviare un programma per l'identificazione e l'istituzione di un distretto rurale nell'area, capace anche di mettere a sistema e far confluire tutte le azioni sin qui condotte per lo sviluppo locale. Il Distretto si identifica sempre di più, per gli ambiti locali, quale strumento principe per il raggiungimento degli obiettivi comuni e comunitari che mirano allo sviluppo delle aree rurali, attraverso la partecipazione attiva delle diverse componenti dell'economia e della società locale. Il Distretto Rurale delle Serre Calabresi aderisce all'obiettivo di fondo del recupero del sistema agro-economico tradizionale quale fattore di sviluppo sostenibile del territorio, relazionandosi così con i percorsi intrapresi nell'area e con le finalità del piano di sviluppo locale elaborato.Il Distretto vuole porre al centro del processo di crescita l'agricoltura, negli aspetti produttivi legati alla tradizione locale, e in quelli della sostenibilità ambientale per il recupero del paesaggio, degli insediamenti, della qualità degli spazi verso la qualità della vita delle comunità. Per tale ragione, si vuol mettere in primo piano le azioni per la creazione e il potenziamento delle filiere e microfiliere dei prodotti tradizionali, rafforzando un percorso già avviato negli anni trascorsi e perseguito nel contesto generale della programmazione dell'area. Quanto descritto testimonia la volontà di orientare fortemente il processo e la scelta di una linea chiara e decisa, supportata in maniera convincente dai progressi in tal senso degli anni recenti e dalle spinte che vengono dalla comunità locale e dalle imprese del territorio. Molte tipologie di microfiliera sono già state individuate a seguito della partecipazione attiva della popolazione al processo di decisione per il piano di sviluppo locale. Dal punto di vista economico il percorso pare convincente, poiché è basato sui risultati in atto, sulla prospettiva di piccole imprese, anche di giovani, intenzionate ad attivarsi e a investire; soprattutto è legato alla tradizione dell'area, che nei momenti migliori ha visto lo sviluppo di tante produzioni. Il recupero di tali produzioni è base fondamentale per un recupero complessivo delle identità locali e dell'ambiente storico, percorso individuato per una efficace crescita socio-economica del territorio.
Articolo e foto di Gianni Romano

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