lunedì 22 novembre 2010

A Satriano: La Calabria che ci appartiene –mostra fotografica di Renato Alecci


La Calabria che ci appartiene,antichi scatti fotografici,che metteranno in mostra quanto di bello e antico si faceva nei nostri antichi centri storici,una memoria storica che permetterà di visitare non solo con gli occhi ma anche e soprattutto con il cuore,usi antichi,costumi e stili di vita,per un passato che non si può e non si deve dimenticare,un passato che ci appartiene,un passato che fa parte del nostro vivere quotidiano.Il palazzo Condo' a Satriano centro storico,splendida cornice dell'evento, ospiterà nei giorni 28 e 29 Dicembre 2010, in occasione del Decennale della Pro Loco guidata da Rosanna Paravati,una mostra fotografica di Renato Alecci presidente dell'associazione Poseidon con sede a Soverato, su costume e società del Paese negli anni che vanno dalla fine del 1800 ai nostri giorni. L'autore Renato Alecci da noi incontrato, ha voluto innanzitutto ringraziare Il Presidente della Pro Loco di Satriano, Prof.ssa Rosanna Paravati , il Sindaco Michele Drosi,sempre attento e presente quando si parla di cultura e gli Assessori tutti per averlo contattato e quindi provveduto a programmare insieme con entusiasmo l'evento mettendogli a disposizione non solo i locali dell'imponente palazzo Condò situato in pieno centro storico, ma anche attrezzature e servizi.Tutte le foto riporteranno date e nomi dei soggetti ritratti e saranno disposti in ordine di data.In questa rassegna non poteva mancare il mondo agricolo ed artigianale ed il lavoro massacrante degli abili scalpellini,"ma la cosa che sicuramente colpirà i visitatori,dice Renato Alecci,sarà il sorriso che le donne, pur sfinite dalla fatica per la raccolta delle uve o delle olive, offrono alla macchina fotografica che le ritrae." Uno spaccato di vita,proposto da scatti fotografici ,può uno scatto di una macchina da presa,catturare sensazioni e atmosfere del tempo?Sicuramente sì,e nell'intenzione del curatore della mostra Renato Alecci le foto sono non con persone statiche e in posa,ma al contrario ritratte nel loro lavoro giornaliero,uno scatto che meglio di altri,mette in evidenza che una volta la vita se pur piena di sacrifici,era bella e vissuta allegramente,donne al lavoro nei campi,con in testa l'immancabile scialle e ai piedi nulla,accanto a loro il paniere con il pranzo giornaliero spesso e volentieri composto solo da pane fatto in casa,olive e un pezzo di pecorino,lontano anni luce da merendine ed altro,ma allegre e contente per il loro aiuto alla famiglia,punto fermo della vita,lontane e rifuggenti,da mode e tentazioni di sorta. L'autore ha inoltre dichiarato che entro la fine dell'anno o immediatamente dopo allestirà,nei locali messi a disposizione dalla Parrocchia di Soverato, una nuova mostra fotografica di Soverato e di altri tredici paesi : Satriano,Davoli,Isca,S.Andrea,Badolato,S.Caterina,Guardavalle,Montauro,Gasperina,Montepaone, Staletti,Cardinale,Torre Ruggiero.

Articolo e foto di Gianni Romano

Nessun commento:

Posta un commento