mercoledì 3 novembre 2010

Montauro – in corso i lavori per il restauro del palazzo già ex municipio


In pieno svolgimento,il restauro conservativo dell'ex municipio,già palazzo nobiliare dei marchesi Zizzi,e destinato una volta ultimato a museo,biblioteca ed auditorium,un progetto fortemente voluto dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Pantaleone Procopio e dal consigliere provinciale e comunale Leo Pisano,questo nell'ambito della riqualificazione dei centri storici.Un progetto altamente qualificante,non solo per il paese di Montauro ma visto l'importanza che l'opera risulterà,una volta ultimata, un vero e proprio punto di riferimento storico-culturale per tutti i paesi contermini,i progettisti dell'opera sono i tecnici Arnaldo Frustaci e Rocco Cristofaro,l'importo dei lavori è di euro 840 mila finanziati con fondi FAS,un grande e nobile palazzo nobiliare,già sede comunale che è situato all'ingresso del paese di Montauro,con una grande corte al servizio,al centro del palazzo una antica scala in granito,i lavori una volta ultimati,verranno utilizzati dal comune come biblioteca,sala mediatica,sala convegni,museo da destinare a importanti reperti della "Grancia" e grazie ad una grande sotterraneo,ancora sale da adibire alla cultura,ed in una di queste sale è presente un grande frantoio con macine in granito,che una volta restaurato e tornato al suo splendore naturale,farà bella mostra di sé,i lavori con la realizzazione di nuovi setti, mediante muratura di mattoni pieni, il ripristino degli architravi di finestre e balconi mediante strutture costituite da putrelle in ferro con interposti mattoni e cls, rifacimento dei solai del tipo latero-cementizio nelle zone laterali del fabbricato di proprietà comunale, rafforzamento del solaio di interpiano tra il seminterrato ed il piano terra (nella zona di proprietà dei privati) con elementi in ferro (IPE da160) ben ancorati tra di loro in modo da formare un reticolo sottostante al solaio esistente insieme ai nuovi setti di muratura, eventuali sondaggi per verifica degli ammorsamenti delle strutture portanti realizzate in tempi successivi e risanamento di lesioni tramite iniezioni di malta antiritiro e cuciture , inoltre ripristino della copertura del corpo centrale mediante ausilio di capriate e orditura secondaria in legno lamellare fissate a piastre in acciaio a sua volta ancorate nella fascia di coronamento perimetrale,     I lavori venivano consegnati all'impresa MIRABELLI Geom. Gianfranco ,con sede in Rende (CS), in data 13.05.2010 mediante regolare verbale di consegna.Prima dell'effettivo inizio dei lavori i progettisti e DD.LL., archh. Arnaldo Frustaci e Rocco Cristofaro, hanno richiesto l'autorizzazione per la redazione di una perizia di variante tecnica, in quanto, in sede di sopralluogo effettuato alla presenza dell'impresa Mirabelli Geom. Gianfranco, appaltatrice dei lavori, era stato riscontrato il cedimento del fabbricato in alcuni punti a causa delle copiose piogge verificatesi nei mesi invernali che altresì avevano provocato il crollo di un muro di sostegno in pietrame. Inoltre in sede delle operazioni preliminari di cantiere, quali la messa a nudo delle componenti strutturali verticali ed orizzontali insufficienza funzionale. Tale quadro generale delle condizioni strutturali ha imposto una rivisitazione degli interventi da porre in essere, con particolare riferimento alle tipologie ed alle tessiture dei solai e delle coperture. Infatti appare opportuno, anche in considerazione alla condizione di proprietà differenti relative ad alcuni piani dei corpi di fabbrica, tanto comunale che privata, valutare caso per caso la differente metodologia di miglioramento sismico da utilizzare e quindi la tipologia di intereventi strutturali da realizzare. La metodologia è ispirata alla conservazione ed al recupero del tipo di manufatto strutturale, e specificatamente ai solai con voltine in mattoni pieni, alla introduzione di coperture a tetto di tipo "leggero", non spingenti e, soprattutto in conformità al dettato delle prescrizioni emanate dal Ministero Beni Culturali. Inoltre al fine di non indurre fenomeni di stress alle murature portanti, non appare opportuno, nè tanto meno necessario, procedere alla demolizione degli irrigidimenti orizzontali costituiti dai solai latero - cementizi ai vari livelli, tanto necessari quanto fondamentali ai fini di una adeguata ultimazione dell'opera.

Articolo e foto di Gianni Romano


 

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