lunedì 13 settembre 2010

Gasperina – suona la campanella,ma non per tutti.

Si potrebbe parafrasare il titolo di un famoso film"un tram che si chiama desiderio"film del 1951 basato sull'omonimo dramma di Tennesse Williams,ma il tram in questione è uno scuolabus che non c'è. Genitori sul piede di guerra,bambini con gli zainetti colorati lasciati a piedi davanti alle loro abitazioni,è quello che è successo,ma la Gelmini non centra,il primo giorno di scuola, nella popolosa frazione "Pilinga"del comune di Gasperina. La nota località marina dista dal centro primario sei chilometri,per questo da anni i genitori di concerto con l'amministrazione comunale,guidata dal primo cittadino Domenico Lomanni avevano deciso di fare frequentare i propri figli all'istituto primario "don Mario Squillace"di Montepaone lido,che dista solo due chilometri dalle loro abituali residenze,mentre sempre a carico del comune di Gasperina si era da anni consentito il trasporto degli alunni,si era,perché da oggi si cambia,il comune di Gasperina effettuerà la corsa con lo scuolabus solo da e per Gasperina centro storico,dove esiste da molti anni una grande e valida scuola,non sforando il suo comune ma, consentendo ai suoi residenti di frequentare la scuola situata a Gasperina centro. Ma i bambini all'oscuro di tutto,sono rimasti a piedi aspettando uno scuolabus che non è passato,le facce dei bambini erano eloquenti,loro giustamente lontani anni luce dai costi della politica,chiedevano solo di effettuare la solita corsa in compagnia degli amici di sempre,con le loro risate,le loro avventure estive raccontate e la solita allegria di chi,come i bambini vive la vita alla giornata,lo scuolabus chiamato desiderio,non è venuto,e ai genitori il compito di mettere i propri figli nelle loro automobili e portali verso la scuola comprensiva di Montepaone lido.


Articolo di Gianni Romano


 

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