lunedì 7 giugno 2010

Torre di Ruggiero – solenne processione del Corpus Domini

Si è tenuta nello splendido ed intatto borgo del paese di Torre di Ruggiero,la solenne processione per il Corpus Domini,la santa messa veniva celebrata presso la chiesa matrice di Santa Domenica dal rettore del santuario di Maria SS Madonna delle Grazie,don Maurizio Aloisio. In chiesa presente il sindaco Giuseppe Pitaro unitamente a numerosi esponenti della amministrazione comunale,il corpo della polizia municipale e tantissimi fedeli,al termine della santa messa iniziava una suggestiva processione a cui partecipavano molti fedeli,percorrendo gli antichi vicoli in pietra tra palazzi d'epoca con grossi portali in granito,testimoni della presenza di abili artigiani del posto,mentre i ragazzi che avevano effettuato la prima comunione la settimana precedente,vestiti rigorosamente con la tunica bianca lanciavano al passaggio della processione petali di fiori,rendendo così ancora più bello e ricco di fascino per un paese intatto e legato alle sue tradizioni. Numerosi gli altarini allestiti,ed ad ognuno di questi il parroco don Maurizio Aloisio si fermava con tutti i fedeli in preghiera, La festività del Corpus Domini ha una origine più recente di quanto sembri. La solennità cattolica del Corpus Domini (Corpo del Signore) chiude il ciclo delle feste del dopo Pasqua e vuole celebrare il mistero dell'Eucaristia ed è stata istituita grazie ad una suora che nel 1246 per prima volle celebrare il mistero dell'Eucaristia in una festa slegata dal clima di mestizia e lutto della Settimana Santa. Il suo vescovo approvò l'idea e la celebrazione dell'Eucaristia divenne una festa per tutto il compartimento di Liegi, dove il convento della suora si trovava.
In realtà la festa posa le sue radici nell'ambiente fervoroso della Gallia belgica - che San Francesco chiamava amica Corporis Domini - e in particolare grazie alle rivelazioni della Beata Giuliana di Retìne. Nel 1208 la beata Giuliana, priora nel Monastero di Monte Cornelio presso Liegi, vide durante un'estasi il disco lunare risplendente di luce candida, deformato però da un lato da una linea rimasta in ombra, da Dio intese che quella visione significava la Chiesa del suo tempo che ancora mancava di una solennità in onore del SS. Sacramento. Il direttore spirituale della beata, il Canonico di Liegi Giovanni di Lausanne, ottenuto il giudizio favorevole di parecchi teologi in merito alla suddetta visione, presentò al vescovo la richiesta di introdurre nella diocesi una festa in onore del Corpus Domini.
La richiesta fu accolta nel 1246 e venne fissata la data del giovedì dopo l'ottava della Trinità. Più tardi, nel 1262 salì al soglio pontificio, col nome di Urbano IV, l'antico arcidiacono di Liegi e confidente della beata Giuliana, Giacomo Pantaleone. Ed è a Bolsena, proprio nel Viterbese, la terra dove è stata aperta la causa suddetta che in giugno, per tradizione si tiene la festa del Corpus Domini a ricordo di un particolare miracolo eucaristico avvenuto nel 1263, che conosciamo sin dai primi anni della nostra formazione cristiana. Infatti, ci è raccontato che un prete boemo, in pellegrinaggio verso Roma, si fermò a dir messa a Bolsena ed al momento dell'Eucarestia, nello spezzare l'ostia consacrata, fu pervaso dal dubbio che essa contenesse veramente il corpo di Cristo. A fugare i suoi dubbi, dall'ostia uscirono allora alcune gocce di sangue che macchiarono il bianco corporale di lino liturgico (attualmente conservato nel Duomo di Orvieto) e alcune pietre dell'altare tuttora custodite in preziose teche presso la basilica di Santa Cristina.

Articolo e foto di Gianni Romano

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