giovedì 10 giugno 2010

Soverato - Intervista al regista Luca Maria Michienzi


L'11 giugno alle ore 21, presso il Cortile dell'Istituto Salesiano a Soverato, si consumerà il dramma di "Antigone", eroina classica del grande tragediografo Sofocle. Il testo, che vede protagonisti trenta ragazzi del Liceo Classico, è frutto del laboratorio "Educazione al Teatro" voluto dal preside prof. Antonio Ligato, dal direttore dell'Istituto don Tobia Carotenuto e del coordinatore del progetto prof. Saverio Candelieri che, in partenariato con l'Istituto Tecnico Comm.le di Soverato, hanno voluto fortemente che i componenti del Teatro del Carro, Pino Michienzi, Annamaria De Luca e Luca Maria Michienzi quali esperti, preparassero i ragazzi ad affrontare il meraviglioso testo sofocleo. Abbiamo raggiunto telefonicamente il regista dello spettacolo, Luca Maria Michienzi, per saperne di più sulla messa in scena.
Come ha affrontato il testo Antigone con i ragazzi del Liceo di Soverato, cioè quali difficoltà ha incontrato?
Le difficoltà sono sempre le stesse quando ci si avvicina a giovani che non hanno mai calcato un palcoscenico: paura di affrontarlo, imbarazzo di recitare di fronte ai loro compagni, impaccio nei movimenti… Ma tutto sta poi nel convincerli ad esercitarsi, ad abituarli alle parole e soprattutto agli alti significati che un testo come Antigone esprime, e cioè la grande moralità, l'antica e attuale diatriba tra legge dello Stato ed Etica.
Quanto tempo c'è voluto per la preparazione?
Molto poco, perché lo stage è appena iniziato nel mese di marzo. Ma la volontà di questi ragazzi è stata tanta, l'impegno quasi costante, con alcune defezioni, ma quelli rimasti si sono innamorati del testo che per altro alcuni di loro già avevano studiato a scuola e soprattutto della passione per la recita. Ricordo che al primo incontro con i docenti e gli studenti, mio padre (Pino Michienzi n.d.r.), recitò alcuni canti di Dante e alla fine quasi tutti volevano far parte del laboratorio.
Il teatro resta sempre un'attrazione per i giovani.
E' così, una calamita. Tutto sta a incominciare, poi non se ne può più fare a meno.
Con questo testo lei ha partecipato qualche anno fa con i ragazzi di una scuola catanzarese ad un concorso teatrale a Partanna dove aderivano varie scuole italiane…
Le motivazioni dell'assegnazione del "Premio trofeo speciale Rocco Chinnici" patrocinato direttamente dalla "Fondazione Chinnici" per onorare la memoria dell'alto magistrato assassinato dalla mafia nel 1983, hanno sottolineano il rigore etico di quella versione di "Antigone" e l'alto valore artistico definito di "pregevole fattura", con l'esaltazione dei dialoghi adattati anche in dialetto calabrese da Pino Michienzi. Il premio ci ha enormemente gratificato, anche perché a questo si aggiunse un I° Premio come "Migliore Istituto Superiore" ed un altro I° premio come "Migliore Scenografia e Costumi" curati da AnnaMaria De Luca. Un bottino ricco. Non avviene spesso.
Pensa di partecipare in futuro a questi concorsi con il Liceo Classico di Soverato?
Il preside Ligato, don Tobia e il prof. Candelieri hanno chiaramente espresso la volontà di parteciparvi il prossimo anno, se il laboratorio potrà avere inizio entro la scadenza di presentazione delle domande e se, ovviamente, saranno sufficientemente finanziati. Se non sarà Partanna, sarà Palazzolo Acreide o altro. Noi siamo onorati di esserci perché la collaborazione con i docenti è stata meravigliosa e tanta la voglia di fare. I ragazzi sono splendidi. Non c'è alcun motivo per non aderire in pieno a questa richiesta.
Tornando a questa Antigone. L'11 giugno sarà una data importante per lei, per i ragazzi e per i docenti…
Non v'è dubbio. I ragazzi sono preparatissimi e non vedono l'ora di andare in scena, la scenografia e i costumi sono quasi ultimati, i professori sono in fibrillazione soprattutto perché hanno riaperto la scuola al teatro dopo moltissimi anni e ne sono naturalmente orgogliosi. La fiducia che hanno avuto in noi non può essere delusa. Spero.

 
Articolo e foto di Gianni Romano

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