Nel pieno rispetto delle tradizioni popolari,si è tenuta nell'antica piazza Spirito Santo a Satriano la sagra della "scannatura"una antica e popolare festa,per cucinare in piazza le parti del maiale dopo appunto la sua uccisione.Organizzata dalla amministrazione comunale alla presenza del sindaco Michele Drosi e di Alessandro Catalano assessore alla cultura turismo e sport,unitamente ad altri esponenti dell'amministrazione,la sagra è stata allietata dalla musica etnica di due gruppi i Cumelca e i Parafonè,che hano allietato e coinvolto i numerosi presenti un una festa collettiva con balli,mentre le sapienti mani delle donne di Satriano cucinavano la carne e il profumo riempiva tutta la piazza.Questo nell'ambito del rispetto della tradizioni,infatti feste come queste riescono ad unire ed aggregare,un sagra che ha portato a Satriano anche persone dai comuni contermini,ad innaffiare l'ottima carne di maiale"a scannatura"il vino rosso locale,una sagra riuscita pienamente che è riuscita grazie alla musica aportare l'atmosfera grecanica,nella piazza e la gracania era tutta lì rappresentata dagli strumenti di un tempo come la lira, la pipita, la ciarameddha, il fischietto ed ancora l'organetto ed il tamburello.Non sono mancati per completare la fisarmonica e la chitarra.Nell'aria di Satriano echeggiava il canto grecanico. Parole incomprensibili ma trainanti e capaci di coinvolgere i presenti proprio perché, probabilmente, dentro il Dna di ciascuno vive quel mondo antico che ha caratterizzato tutta la terra calabrese per secoli e secoli.I Cumelca acronimo di Comunia ellenofona tis Calavia sono un gruppo di persone semplici e comuni che portano dentro il tessuto della storia, Gruppo etnico calabrese -Parafonè. Nasce dall'esperienza di I CALASANTI, gruppo nato diversi anni fa a Serra San Bruno (Calabria) con l'intento della ricerca e della riscoperta della musica popolare, elemento fondamentale della nostra storia e cultura calabrese. Ogni componente del gruppo proviene da esperienze, sonorità e generi musicali diversi; questa che all'inizio poteva sembrare una difficoltà si è rivelata una splendida scoperta poiché unendo l'esperienze di ognuno si è arrivati ad una originale e piacevole, nonché giovanile, interpretazione della musica etno-popolare, avendo sempre cura a non stravolgerne l'anima e il senso, ricercando e sperimentando la fusione tra l' antico e il nuovo. Il progetto musicale dei Parafonè si basa sul recupero e la riproposta del patrimonio etno-musicale della Calabria e dei suoi strumenti musicali, infatti le varie ricerche si sono basate su testi popolari tramandati oralmente e di difficile reperimento. Il gruppo in molte occasioni è stato presente a manifestazioni musicali di diverso genere, in alcune delle quali prevalentemente a carattere tradizionale, quindi (PARAFONÈ acustico) parte itinerante del gruppo che propone testi e musiche popolari, utilizzando quasi del tutto strumenti tradizionali. dei luoghi il vento della tradizione.
Articolo e foto di Gianni Romano
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